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EXIT-ΕΛΛΑΣ

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Η ΒΙΟΛΟΓΙΚΗ ΔΙΑΘΗΚΗ


Bollettini Informativi e documenti vari





I 10 ANNI DELLA EXIT BIBLIOGRAFIA
BOLLETTINI INFORMATIVI
L'incontro con Indro Montanelli filmati bollettino 2007 I pagg. 1 2 3 4 5 6
Notizie bollettino 2007 II pagg. 1 2 3 4 5 6
LA VOCE DI INDRO MONTANTELLI
european conference
"SPECIALE INFORMA NUMERO 1 2007 "
-- BOLLETTINO INFORMATIVO - CULTURALE SUL TEMA: EUTANASIA E TESTAMENTO BIOLOGICO
La bozza del progetto di legge  OLANDA
Come si diventa soci  La_legge_approvata_il_10_4_2001.pdf Adoratori del tempio del falso
LA SENTENZA DI MONZA Modello_per_la_relazione_del_medico.pdf

i nostri obiettivi
our objects and purposes
 Numeri_dell'_eutanasia_in_olanda.pdf lettera del presidente"
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CASI SIGNIFICATIVI
CASO JAMES
CASO BARAVAGLIO
CASO CHANTAL
CASO CRISAFULLI
CASO DINO RISI
CASO ENGLARO
CASO GIROMELLA
CASO MANDOLINI
CASO MANFREDI
CASO NUVOLI
CASO RAUSCHENBERG
CASO RAVASIN
CASO SAMPEDRO
CASO TANI BINI
CASO VILMA NEGRI
CASO VINCENZA SANTORO
CASO WELBY
STATO VEGETATIVO, NUTRIZIONE (errato parlare di 'alimentazione') ARTIFICIALE: DIAMO ALCUNE INFORMAZIONI PER CORREGGERE LA CONFUSIONE OGGI IMPERANTE DETTATA DA DISTORSIONI IDEOLOGICHE E ASCIENTIFICHE


APPROFONDIMENTI SUI VARI TEMI

CHIESA CATTOLICA POLITICA E STATO
CHIESA CATTOLICA QUANTO CI COSTA
DIGNITAS SVIZZERA
ETICA SCIENZA MEDICINA
ACCANIMENTO DIBATTITI
EUTANASIA SUICIDIO ASSISTITO
SUL TESTAMENTO BIOLOGICO
IL FIDUCIARIO INDISPENSABILE NEL TESTAMENTO BIOLOGICO - TESTIMONTI - MODIFICHE - CONSIGLI VARI -

TESTAMENTO BIOLOGICO O AMMINISTRATORE DI SOSTEGNO?:L'OPINIONE DELLA EXIT-ITALIA

SPECIALI DI EXIT_ITALIA, INCHIESTE, DIBATTITI


L'incontro con Indro Montanelli
"Io non voglio soffrire, io non ho della sofferenza un'idea cristiana. Ci dicono che la sofferenza eleva lo spirito; no la sofferenza è una cosa che fa male e basta, non eleva niente. E quindi io ho paura della sofferenza. Perchè nei confronti della morte, io, che in tutto il resto credo di essere un moderato, sono assolutamente radicale. Se noi abbiamo un diritto alla vita, abbiamo anche un diritto alla morte. Sta a noi, deve essere riconosciuto a noi il diritto di scegliere il quando e il come della nostra morte"

Queste sono le parole di Indro Montanelli che hanno risvegliato gli animi e le coscenze di moltissimi italiani.
Nel suo intervento al convegno promosso dalla Fondazione Floriani di Milano, Montanelli ha espresso quello che EXIT-Italia sostiene da tempo: la morte con dignità e senza inutili sofferenze devono essere una nostra libera scelta.
Successivamente, nel corso di un incontro presso la sua abitazione, Montanelli ha ribadito ai rappresentanti di EXIT-Italia (il presidente Emilio Coveri, Barbara Beccaria e Alberto Zambernardi) le sue idee e la sua determinazione nei confronti di un tema tanto importante come quello dellÕeutanasia.
A Montanelli, cui è stata consegnata la tessera "ad honorem n¡ 1" di EXIT-Italia, un grazie di cuore per ciò che ha voluto dimostrarci e per l'appoggio che ci vorrà offrire nel corso del nostro cammino.

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Notizie

Possiamo dire di avere ormai raggiunto un buon consolidamento a tutti i livelli, primo fra tutti quello territoriale.
Uno degli importanti obiettivi era infatti quello di avere su tutto il territorio la presenza di un organismo che potesse rappresentare il punto di riferimento dell'eutanasia in Italia.
Molti si sono chiesti perchè non ci siamo chiamati Associazione per l'Eutanasia o non abbiamo introdotto il termine 'eutanasia' nel nostro logo. La ragione è semplice: anche se il concetto è identico, e soprattutto lo scopo per cui ci siamo costituiti, abbiamo voluto adottare la dicitura che hanno tutte le altre Associazioni consorelle del Mondo. L'importante è avere riconosciuto legalmente il diritto che ci consenta di disporre della fine della nostra esistenza in modo dignitoso. Vorrei ora riflettere sul concetto di 'EUTANASIA PASSIVA E ATTIVA'.
Perchè passiva? Perchè ribadisce il concetto dell'autoeliminazione, qualora fossimo in grado di farlo, al contrario, il termine attiva presuppone che vi sia qualcuno che ci aiuterà a terminare l'esistenza, qualora non fossimo più in grado di agire.
Un gruppo di lavoro ha elaborato una bozza di proposta di legge che attualmente è al vaglio dei nostri migliori giuristi, membri del Comitato Etico-Scientifico, e che verrà proposta ai dirigenti in febbraio a Roma, in una riunione che rivestirà un'importanza fondamentale.
L'approvazione o meno del testo ci consentirà nel più breve tempo possibile di chiedere al legislatoe, cioè i membri del Parlamento che, condividendo il nostro obiettivo, si faranno promotori di una proposta di legge che tenga in considerazione la libertà di ciascuno per una scelta libera e senza costrizioni.
A garanzia di tutto ciò vi è il Testamento Biologico - Living Will, disposizioni di volontà che dovranno essere accettate dall'Ordinamento Costituzionale Italiano garante del diritto, che rispetti le libertà dei cittadini.
Sono occorsi tre anni per arrivare fin qui. Abbiamo avuto il riconoscimento della Federazioni Europea e Mondiale delle Associazioni che lottano come noi.
Questa è anche la nostra forza; oltre a voi tutti, che ci avete seguito e sostenuto, ora vi è anche la Federazione delle altre Associazioni: non siamo soli, ma dovremo continuare a lottare comunque.
La nostra Organizzazione è molto solida e ben coordinata a livello nazionale e internazionale.
Con il progetto di legge si apre una nuova sfida alle istituzioni democratiche, ma vedrete che quel diritto lo otterremo, come otterremo il riconoscimento giuridico del Testamento Biologico.
Nel frattempo la nostra attività a livello regionale non si è certo fermata; siamo stati a Firenze, Milano, Biella dove abbiamo il nuovo Coordinamento di Zona piemontese, a cui si è affiancato quello di Cuneo-Mondovì; a Napoli, dove abbiamo riunito per la prima volta gli amici del sud Italia, che sta procedendo bene con le adesioni; in Sardegna per ribadire la nostra presenza in quella Regione, dove la coordinatrice di Zona, Maria Gasparoni, di Golfo Aranci, propaganda l'iniziativa in modo strepitoso.
Abbiamo aggiunto due Coordinamenti di Zona con Claudio Triscoli e Lucio Salvi, rispettivamente per le aree Roma/Terni e Caserta.
Molto presto si aggiungeranno probabilmente le aree di Bari, Ancona, Pescara e Cagliari.
Abbiamo incontrato a Parma gli amici dell'Emilia-Romagna e per tale manifestazione dobbiamo ringraziare il dr. Rodolfo Maramotti che ci ha dato, insieme agli altri coordinatori di zona Bussei, Cerati e Vegetti, un grande supporto logistico.
Infine il Veneto, ancora oggi rimane la seconda regione italiana per adesioni e con i sei Coordinatori di Zona e la Vicepresidente del Consiglio Generale sta avendo ottimi risultati a livello di contatti con altre organizzazioni, prima fra tutte l'U.A.A.R. - Unione Atei Agnostici Razionalisti - e la SOCREM.
Durante il mese di gennaio 2000, a Padova, avremo un convegno-incontro sul tema dell'eutanasia; sarˆ un'occasione per incontrare tutti gli Amici della regione.
E' comunque necessario che vi iscriviate al più presto, se non ancora fatto, e che espandiate il più possibile la nostra iniziativa, per poterci presentare a Roma numerosi.
Riceverete cos“ la tessera dell'Associazione ed il tesserino del Testamento Biologico da voi siglato e che riunisce a grandi linee ciò che si è dichiarato, tranne le varie specifiche personali, indicate sull'originale da ciascuno di noi.
La quota di iscrizione è di euro 15.00 ed è vitalizia, ossia non ci si dovrà mai più iscrivere con nuovi versamenti.
Invece, come da statuto, tutti noi saremo tenuti a versare, quando ci verrà richiesto, la quota associativa annuale per poter far fronte alle spese per francobolli, spese postali, bollettini informativi (necessari per tenervi informati sulle nostre attività).
Probabilmente entro fine aprile 2000, verrà indetta la prima Assemblea dei Soci, in modo che possiate rendervi conto di ciò che si è fatto, sia dal punto di vista organizzativo sia da quello finanziario.
Rinnovo i miei più cari saluti e vi ricordo che sono sempre a disposizione per qualsiasi questione vi stesse a cuore.
Emilio Coveri - Presidente

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La bozza del progetto di legge



Da qualche tempo vi parliamo di una bozza di progetto di legge che un gruppo di lavoro ha elaborato e completato proprio in questi giorni.
Le fasi che si dovranno percorrere, prima di presentare tale bozza ai parlamentari, preposti dalla Carta Costituzionale Italiana alla funzione legislativa, sono tre:
1. revisione della bozza da parte dei nostri uffici legali insieme al Comitato ristretto composto dai giuristi membri del Comitato Etico-Scientifico;
2. revisione ed approvazione del testo, eventualmente modificato dai dirigenti iscritti (e non aderenti) per la definitiva stesura;
3. approvazione e ratifica da parte del Consiglio Generale di EXIT-Italia in riunione congiunta con i Collegi dei Probiviri e dei Sindaci e Revisori.
Nel frattempo avremo già interessato alcuni Parlamentari che hanno dimostrato interesse all'eutanasia e potremo presentarci a Roma, non appena otterremo la convocazione.
La nostra bozza, la prima in assoluto che parla di 'eutanasia' in Italia, cioè richiede specificamente il Diritto di poter scegliere come morire, si compone principalmente di quattro capitoli:
1. Relazione introduttiva sulla proposta.
2. Relazione su ciascun articolo di legge.
3. Indicazione degli articoli che dovranno comporre la normativa.
4. Elencazione di tutti gli articoli delle leggi citate o comma o paragrafi che dovranno essere eliminati con la nostra bozza, affinchè non sia impedita la pratica dell'Eutanasia - sia attiva che passiva - e per poter disporre di tutte le garanzie a tutela del malato e di chi lo aiuterà.
Teniamo a precisare che la nostra bozza non ha niente a che vedere con quelle di altri organismi e soprattutto non mira a coprire classi o lobbies da certe responsabilità.
La nostra bozza ha un unico scopo: la tutela della persona malata a cui evitare inutili sofferenze e lo scagionamento da qualsiasi responsabilità per chi la aiuterà a morire (suicidio assistito).
Disposizioni a garanzia della libertà di scelta
in materia di interruzione volontaria della propria sopravvivenza.

(bozza di documento)
Art. 1
E' diritto fondamentale di ogni individuo scegliere, senza costrizione alcuna e determinare, tramite disposizione di volontà, in caso di patologia grave, dolorosa ed irreversibile, le modalità della fine della propria esistenza, affinché avvenga senza sofferenze.
E' diritto di ognuno, inoltre, vincolare al proprio consenso informato i servizi e le strutture sanitarie riguardo qualsiasi atto diagnostico e terapeutico.
Art. 2
Per dichiarazione di volontà si intende quell'atto formale di autodeterminazione (cosiddetto "testamento biologico"), firmato dall'interessato nella pienezza delle sue facoltà di intendere e di volere, con cui l'individuo stesso detta le sue volontà riguardo alla fine della propria esistenza.
Art. 3
Per il principio di autodeterminazione dell'individuo, ogni persona giuridicamente capace ha il diritto di essere informata, in modo completo e comprensibile, riguardo diagnosi, prognosi, benefici e rischi delle procedure diagnostiche e terapeutiche suggerite, prospettive terapeutiche alternative, nonché il diritto di esprimere il proprio consenso o rifiuto in relazione alle soluzioni prospettate.
Art. 4
La dichiarazione di volontà di cui all'art. 2, diviene vincolante e rimane valida anche nel caso in cui il firmatario abbia perso la propria capacità di intendere e di volere.
In caso di ricovero ospedaliero, la dichiarazione di volontà deve essere allegata alla cartella clinica.
La dichiarazione di volontà è comunque revocabile in qualsiasi momento.
Art. 5
La dichiarazione di volontà deve essere resa con atto pubblico.
Ogni individuo capace nomina un fiduciario, che, nel caso in cui sopravvenga uno stato di incapacità naturale, garantisca l'adempimento delle indicazioni contenute nella dichiarazione di volontà.
Art. 6
Qualora una persona si trovi in stato di incapacità naturale e sia venuto meno il fiduciario, il Giudice Tutelare provvede alla nomina di un nuovo fiduciario, su segnalazione di chiunque sia venuto a conoscenza della situazione.
Art. 7
Colui o coloro che attueranno le disposizioni stabilite nella dichiarazione di volontà non sono penalmente perseguibili. Pertanto l'art. 50 del c.p. è così integrato: "Altresì non è punibile chi procura la morte di una persona che ha sottoscritto la dichiarazione di volontà".
Gli articoli 579 c.p. "Omicidio del consenziente" e 580 c.p. "Istigazione al suicidio" non si applicano quando la morte sopravviene nei casi previsti dalla presente legge.
 

Revisione fatta a Roma, 12 febbraio 2000.
 

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Ora ci resta soltanto una cosa da fare: aumentare il numero di soci ed aderenti per portare a Roma la nostra proposta debitamente regolarizzata da una legge.
Per essere presi in considerazione dobbiamo però essere numerosi: se ognuno di noi portasse almeno un altro Socio, raddoppieremmo già il numero attuale!
Diamoci da fare dunque, affinchè il nostro obiettivo possa esere raggiunto.
Claudia Del Santo - Consiglio Generale






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